top of page
  • Giusy Laganà

Radio Ethiopia - di Alessandro Andrei, nulla é per sempre



"Avevo capito quel giorno, davanti a quello specchio, in quella camera d'albergo, che poi tanto tutto passo, che alla fine i volti sfumano, le ferite si rimarginano, che le nuvole transitano veloci, ristorano la pelle dai raggi del sole e poi se ne vanno così come sono arrivate, portando con sé tutto, anche i ricordi"

Andrea ha quasi quarant'anni, un lavoro con tante responsabilità, troppe scadenze, conti da quadrare tutti i giorni e nessun affetto duraturo. La sua vita é diventata la scena dello stesso film, una pellicola rovinata che continua a rimandare sempre lo stesso fotogramma.

Tutti i giorni deve fare le stesse cose, rispondere alle stesse domande, assolvere i medesimi doveri.

Il suo corpo diventa il ricettacolo di tutte queste insoddisfazioni che lui non vede, o meglio ignora e non vuole sentire. La mente é alienata, vittima del ripetersi continuo degli stessi schemi quotidiani.

Qualcuno ha mai chiesto cosa voleva veramente diventare Andrea o meglio lui stesso si é posto questa domanda di cosa realmente lo avrebbe fatto stare bene?

"Le nuvole passano e si portano via tutto questo, mentre siamo intenti a rincorrere un lavoro, una preoccupazione, un'abitudine, pensieri felici, dolorosi oppure semplicemente ciò che crediamo di essere"

Una chiamata improvvisa che stravolge ogni cosa, anche l'ordinario

Un giorno il messaggio dell'amico fraterno Marcello trasferito in Etiopia lo costringe a mollare tutto. Prende il primo volo e per otto giorni si lascia alle spalle ogni cosa per mettersi alla ricerca di chi ha bisogno di lui. In quei giorni così strani, Andrea vive un vero e proprio percorso di scoperta per costruire non solo la sua identità, ma anche quella vita interiore che ha voluto soffocare per troppo tempo.

L'Etiopia come meta di pellegrinaggio per una nuova rinascita

Gli scenari africani divengono rappresentazione del percorso di scoperta interiore del protagonista.

La vita agiata, la modernità di certi quartieri e la miseria di altri, la natura cruda, la profonda spiritualità, la spregiudicata corruzione e l’ingiustificata violenza sono solo alcune tra le tante contraddizioni in cui Andrea s'imbatte negli otto giorni in cui si protrae la duplice ricerca, dell’amico e di se stesso. A scandire il tempo, presente e dei ricordi, le note rock trasmesse dall’immancabile compagna di viaggio, Radio Ethiopia, titolo del libro.

Un percorso di rinascita che segna il protagonista e che ne permette finalmente l'esplorazione di un nuovo inizio. Spesso la chiave di volta per segnare un vero e proprio cambiamento é nascosta dentro di noi, bisogna trovare il coraggio di lasciar andare e ricominciare, non solo come invito o luogo comune ma come vero e proprio monito.


Alessandro Andrei (1978) nasce a Parma, città dove vive e lavora come libero professionista. Laureatosi in Conservazione dei Beni culturali alla Facoltà di Lettere di Parma con una tesi sulla Street Art Newyorkese degli anni Ottanta, ha poi conseguito un master in Design allo IED di Milano. Viaggiatore, da sempre nutre una grande passione per la chitarra e la letteratura.

Radio Ethiopia è il suo romanzo d’esordio.

bottom of page