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  • Giusy Laganà

I sorrisi non fanno rumore - di Enrica Tesio, Babbo Natale non esiste, una fiaba moderna |




"Imparerai col tempo che i grandi, qualche volta,giocano con i sentimenti come voi giocate con le bambole e le macchinine. Ti dirò anche che é tipico dei grandi raccontarsi le storie. Tu cerca di diventare una persona grande che racconta storie ai bambini e non a sé stessa"


Antonia, detta Toni, brillante scrittrice di libri illustrati, che il suo ex chiama melomamma, é la mamma di una figlia preadolescente che non riesce a perdonarsi tutta la stanchezza che ha nel cuore. Toni non molla, ogni mattina si sveglia e affronta una nuova giornata, anche quando il Natale si avvicina con i suoi obblighi e i suoi ricordi nostalgici. Una mattina di dicembre, davanti a una platea di bambini, insegnanti e genitori, dichiara che Babbo Natale non esiste, infrangendo il tabù del Natale. Questa cruda dichiarazione crea un'ondata di sdegno e disprezzo che attraverso i social diventano una tempesta, capace di travolgere tutto, finendo per catapultarla al alta velocità nel centro del cuore della sua infelicità.


"Ci sono dolori che il tempo non cura. Che il tempo sia una medicina é vero solo a metà: é una medicina che non ti fa guarire, al massimo silenzia i sintomi della malattia. Il tempo é al massimo un anestetico. Ma se il dolore, il senso di colpa, la solitudine sono reazioni giuste, perché la vergogna?"

Antonia ha perso qualche mese prima la madre a cui era affezionata e, dopo la sua dichiarazione su Babbo Natale, per scappare dalla sua agente inferocita per l'accaduto, dallo scandalo e da tutti, fugge nella casa in paese. Qui incontra Andrea, suo fratello, si prende cura del roseto di famiglia e di Gerundio, il gatto di famiglia. Stanca più che mai dalla quotidianità, dalle lacrime non versate, scopre che sua figlia Vittoria intrattiene una fitta corrispondenza con Babbo Natale, uno scherzo del destino? Eppure lei é la donna, la scrittrice amatissima dai bambini, che ha svelato quel segreto impronunciabile: le favole non esistono. Così torna alle sue origini, a quel dolore originario che ha sconvolto la sua giovinezza, e infine la sua vita e il suo matrimonio.


"Cerca di essere autonoma ma soprattutto indipendente. Sembrano due sinonimi ma non lo sono. L’autonomia è pratica, ha a che fare con il legarti le scarpe, tagliare la carne, rifarti il letto e poi, in futuro, con il trovare un lavoro per mantenersi. L’indipendenza invece è mentale e consiste nel legarsi le scarpe, tagliare la carne, svolgere compiti, trovarsi un lavoro e tutto il resto ma senza cercare una costante approvazione, perché altrimenti tutti quei gesti non hanno valore. Il giudizio degli altri, lo sguardo degli altri, anche delle persone che ami, tienilo presente, ma non fartene condizionare.

Renditi indipendente comunque in tutti i modi possibili, anche economicamente, questa è la cosa più importante, guadagnare da quello che sappiamo fare è il primo passo. Lavora senza esagerare, ma con soddisfazione che è il vero riposo. Le soddisfazioni te le devi prendere, non cadono dall’alto, né cadono dall’altro, sei tu la misura. Sei tu a far entrare chi vuoi nella tua vita e sei tu a indicare la via per uscire, quando il tempo insieme è finito. Tu a darti, tu a riprenderti. Non c’è bisogno di ribellione, amore mio grandissimo, se cresci libera."


Questo é la pagina del libro che mi ha catturata poco prima di Natale e che mi ha convinta a comprare l'ultimo romanzo di Enrica Tesio. Una fiaba moderna metropolitana che scalda l'inverno e ricorda quanto bisogna guardare sempre nel profondo per trovare la via di fuga, la luce per illuminare quel buio che tanto spaventa.


La scrittura é delicata e pacata, infonde quel tepore di cui abbiamo bisogno prima delle feste natalizie nelle ore più fredde. Ricorda i grandi classici della letteratura premoderna, coccolando il lettore per accompagnarlo per tutto il tragitto fino alla rivelazione nascosta fin dalle prime pagine: bisogna rompersi a mille pezzi per rinascere interi.


Enrica Tesio è blogger e scrittrice torinese. Laureata in Lettere con indirizzo cinematografico, fa la copywriter da quando aveva 20 anni. Nel 2015 ha pubblicato per Mondadori La verità, vi spiego, sull’amore, dal quale è stato tratto un film. Nel 2017 è uscito per Bompiani ‘Dodici ricordi e un segreto’. Nel 2019 ha pubblicato per Giunti la raccolta di poesie Filastorta d’amore. Rime fragili per donne resistenti, che è diventata uno spettacolo teatrale in giro per l’Italia. Per Bompiani ha pubblicato Dodici ricordi e un segreto (2017), La dispensa della memoria (2017), Tutta la stanchezza del mondo (2022) e I sorrisi non fanno rumore (2023). Ha tenuto diverse rubriche su La Repubblica e Donna moderna

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