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  • Giusy Laganà

Valérie - di Maria Cristina Impagnatiello


"Ti amo solo che ancora non lo so, mi aveva scritto. Non lo sapeva, e lo aveva mai saputo? Si può sapere davvero quando si ama una persona? E l'amore è un sentimento reale? O forse soltanto una delle parole che fluttuano inesauste alla ricerca del loro significato prima che esso scompaia dissolvendosi, per poi ritrovarsi a riva, isole mute, in attesa che il sole tramonti alle loro spalle".


Valeria é una ragazza pugliese ricca di impeto e voglia di emergere. Il suo sogno é diventare attrice e in questa corsa alla realizzazione trascina con sé Daniele, il suo ragazzo di Otranto.

Daniele é il narratore principale della storia scritta da Maria Cristina Impagnatiello pubblicata da MdS Editore per la collana Cattive Strade.

La storia di Valeria e Daniele é giovanile e sensuale, ricca di curiosità e voglia di scoprirsi. Nella metropoli romana Valeria si trasforma, da ragazzina diventa donna. Incontrano personaggi particolari, artisti ambigui e nelle loro ricerche di sé stessi i due ragazzi si smarriscono per poi ritrovarsi.

"Percepiamo la realtà così come ci viene data, all'uomo non è concesso conoscere cosa si celi sotto la materia, all'uomo è concesso solo supporre cosa ci celi sotto la materia".


Il palcoscenico diventa il luogo di espressione e crescita per Valeria. Ma diventa per Daniele un luogo di indagine, sofferta e sospesa, fra un passato offuscato e difficile da ricordare e un presente indecifrabile.

Attraverso Valeria, lui inizia a cercare di ricostruire la propria identità nell'ombra del suo grande amore. Quella che sembra una storia normale si trasforma in un'ossessione quasi macabra. Il loro rapporto ricorda molto quello dei protagonisti del libro Sylvia di Leonard Michael (Adelphi, 2016).Valeria appare sfumata sempre di più man mano che la narrazione continua per poi giungere al culmine della vicenda con la presenza oscura di una setta.


"Io lo so come ci si sente quando si muore. E non voglio più svegliarmi, ho bisogno che sia eterno, ho bisogno di vivere quella perpetua libertà alla quale ogni essere umano anela, inconsapevole".


La ricerca della propria identità in un mondo difficile e complesso diventa, attraverso le parole dell'autrice, l'unico modo per comprendere il presente e cercare di capire quello che sarà il futuro.

Una storia coinvolgente e introspettiva da leggere tutta d'un fiato per scoprire fino a dove l'ossessione può arrivare.

Maria Cristina Impagnatiello, pugliese d’origine e pisana d’adozione, ha iniziato a scrivere a dieci anni, complice una Olivetti verde oliva regalatale dai suoi genitori.

Laureata in Letterature e Filologie Europee all’Università di Pisa, ha pubblicato finora vari racconti con MDS Editore e per le Edizioni Il Foglio e ha pubblicato il suo primo romanzo “La Strega bambina” con Edizioni ETS. Fa parte della compagnia teatrale “Teatro Studio”.




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