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  • Giusy Laganà

Il film "Barbie", un successo esplosivo, perchè? -


Pensavamo tutti fosse un film divertente e leggero che ci ricordasse la nostra infanzia all'insegna del rosa o del fucsia, e invece no. Il film Barbie di Greta Gerwig uscito nella sale cinematografiche il 21 luglio 2023, ci ha letteralmente sorpreso conquistando i cuori di donne (e uomini) di tutte le età.


Il motivo del grande successo, oltre alla nuova frontiera del marketing che spinge sul merchandising che ha rispolverato Barbie anche per le più adulte con il fucsia shock e tutti i gadjet annessi, é che ci ricorda (non risolve, ovviamente) quanto la bambola ideata da Ruth Handler (1916-2002) sia stata fondamentale nell'affermazione dell'immagine della donna di oggi.


Scorrendo ogni canale social é lampante oggi l'immagine affermata che si porta avanti sia della donna sia quella dell'uomo. Ciascuno di loro vive in un casa da sogno o che si avvicina (qui possiamo ricordare la casa dei sogni di Barbie) e mostra attraverso la fotocamera corpi perfetti e sportivi affezionati a sport e palestra e una cura dell'estetica e della bellezza quasi maniacale.

Ora, con questo non voglio suggerire che sia colpa di Barbie, nient'affatto, in questo caso é colpa dei Social e dell'ideale esteriore sempre più di tendenza che mira a sfiorare la perfezione.


Per tornare al film che unisce la critica ma disunisce i cinefili, quello che é stato tanto apprezzato della pellicola é la satira contro il mondo patriarcale contemporaneo, sempre più insididioso e bravo nell'occultare i pregiudizi di genere ma con un numero sempre più alto di femminicidi, disoccupazione, malessere sociale e psicofisico.

Mentre Ruth Handler guardava sua figlia Barbara giocare con bambole di carta, si rese conto che spesso le piaceva dare alle bambole ruoli da adulti. All'epoca la maggior parte delle bambole rappresentava neonati. Intuendo che poteva trattarsi di una ottima scelta di mercato, Ruth suggerì l'idea di una linea di bambole dall'aspetto adulto a suo marito Elliot, cofondatore della casa di giocattoli Mattel. Inizialmente l'idea non sembrò entusiasmarlo molto ma, dopo che seppe di una bambola simile commercializzata in Germania (la Bild Lilli), si disse d'accordo. Ruth, aiutata dall'ingegnere Jack Ryan, creò la prima Barbie, a cui fu dato il nome della figlia, Barbara. La bambola esordì nei negozi il 9 marzo 1959, con un costume da bagno zebrato, la pelle chiara e i capelli neri legati in una lunga coda; successivamente però sarebbe apparsa quasi sempre bionda. Costruita in Giappone, nel primo anno ne furono venduti 350.000 esemplari. L'8 marzo 1974 venne prodotta per la prima volta a San Francisco una Barbie snodabile.


Barbie, come sappiamo e come viene raccontato nel film, é una bambola perfetta. La protagonista é Barbie stereotipo: bionda, snella, gambe lunghe, abiti fashion. Nel suo magico e perfetto mondo di Barbie land sono le donne a comandare. Tutte le bambole sono Barbie e tutte loro svolgono una mansione precisa, una professione che le definisce come figure femminili affermate: Barbie Presidente. Barbie Medico, Barbie Proust, Barbie Pilota e molte altre.

Questo ha consentito di interrompere l'identificazione delle bambine durante l'attività ludica solo esclusivamente nel ruolo di madri e mogli per iniziare a navigare con l'immaginazione per la realizazione dei propri sogni, desideri, aspettative professionali. Con Barbie ogni bambina poteva sognare di diventare chiunque desiderasse.


Nel film, Barbie Stereotipo inizia ad essere perseguitata da "pensieri di morte" tanto da diventare umanizzata e poco "bambola" (sente i sapori, ha la cellulite, non sopporta i tacchi alti). Per questo, come unica soluzione, deve andare nel mondo reale per ristabilire quel legame d'origine con la bambina che sta vivendo un malessere a cui la bambola é collegata. La realtà pero' é molto diversa da Barbie land. Il mondo vero é abitato da donne che non comandono anzi, lottano ogni giorno per affermarsi, per dedicarsi a sè stesse, per essere professioniste, madri, mogli, studiose. L'affermazione della bambola Barbie non ha definitivamente distrutto il patriarcato come Barbie pensa, perché la realtà é molto diversa dall'immaginazione.


Quindi perché è piaciuto tanto il film?

Il film é piaciuto così tanto perché, attraverso l'icona di Barbie, e con toni satirici e tragi-comici, ci ricorda quanto questo oggetto ludico sia stato fondamentale nella configurazione dell'immagine della donna e di quanto spesso, si perda nel mondo di oggi o sia difficilmente applicabile. Essere perfetta non é la soluzione, né essere di plastica. La soluzione, seppure spesso difficile da raggiungere, é cercare di realizzare se stesse, contro un soffitto di vetro sempre presente e solido.


In un mix di divertimento, commozione, simpatica e nostalgia, il film di Barbie ci racconta un ideale culturale in difficoltà che preferisce l'umanità alla perfezione. Una bambola che vuole diventare umana per accogliere anche quelle emozioni spiacevoli e dolorose ma vive. Un Ken che soffre per essere sempre il numero due elemosinando attenzioni della sua donna dei sogni, consapevole che non potrà mai essere lui il protagonista a Barbie Land.


Dopo la prima scena che apre il film con un preciso riferimento a 2001 Odissea nello spazio dove l'arrivo della bambola Barbie fa uscire "dalla caverna" le bambine del dopo guerra, apprezzato é stato il monologo in una delle scene conclusive di America Ferrera:


"È letteralmente impossibile essere una donna. Sei così bella, e così intelligente, e mi uccide il fatto che tu non pensi di essere abbastanza bravo. Ad esempio, dobbiamo essere sempre straordinari, ma in qualche modo lo facciamo sempre nel modo sbagliato. Devi essere magro, ma non troppo. E non puoi mai dire di voler essere magro. Devi dire che vuoi essere sano, ma devi anche essere magro. Devi avere soldi, ma non puoi chiedere soldi perché è grossolano. Devi essere un capo, ma non puoi essere cattivo. Devi guidare, ma non puoi schiacciare le idee degli altri.
Dovresti amare essere una madre, ma non parlare sempre dei tuoi figli. Devi essere una donna in carriera, ma anche essere sempre attenta alle altre persone. Devi rispondere del cattivo comportamento degli uomini, il che è folle, ma se lo fai notare, sei accusato di lamentarti.
Dovresti essere carina per gli uomini, ma non così carina da tentarli troppo o da minacciare altre donne perché dovresti far parte della sorellanza. Ma distinguiti sempre e sii sempre grato. Ma non dimenticare mai che il sistema è truccato. Quindi trova un modo per riconoscerlo ma anche essere sempre grato.

Non devi mai invecchiare, non essere mai scortese, non metterti mai in mostra, non essere mai egoista, non cadere mai, non fallire mai, non mostrare mai paura, non uscire mai dalla linea. È troppo difficile! È troppo contraddittorio e nessuno ti dà una medaglia o ti dice grazie! E si scopre infatti che non solo stai sbagliando tutto, ma anche che tutto è colpa tua".











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