Fantasmi di oggi e leggende nere dell’età moderna, il libro perduto di Profondo Rosso
- Giusy Laganà
- 5 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min

C’è qualcosa di irresistibile in quei libri che sembrano esistere solo nel mondo del cinema o della fantasia. Quei testi misteriosi che appaiono in un film, sfogliati da un personaggio chiave, con titoli evocativi e copertine dimenticate dal tempo. Da lettrice e appassionata di storie gotiche e oscure, quando ho scoperto che il libro “Fantasmi di oggi e leggende nere dell’età moderna” – proprio quello che compare nel film Profondo Rosso di Dario Argento – è stato finalmente pubblicato, non ho resistito. Dovevo leggerlo. Dovevo tuffarmi in quelle pagine. Nel cuore del cinema horror italiano, Profondo Rosso di Dario Argento ha lasciato un segno indelebile. Tra le sue innumerevoli suggestioni, una spicca per la sua misteriosa presenza: un libro, Fantasmi di oggi e leggende nere dell’età moderna, scritto da Amanda Righetti, che nel film diventa la chiave per svelare l’identità dell’assassino. Questo libro, purtroppo inesistente fino a poco tempo fa, è stato finalmente riportato alla luce nel 2025 grazie al lavoro dei curatori Mario Gazzola e Andrea Carlo Cappi. Ogni racconto è una finestra aperta su un mondo che esiste a margine della realtà: storie che parlano di leggende nere, crimini dimenticati, fantasmi urbani e superstizioni tenaci. Ma non aspettatevi un’antologia di folklore: qui c’è ricerca, atmosfera, stile. Ogni autore coinvolto riesce a ricreare un piccolo mondo, sospeso tra la cronaca e l’incubo, tra la voce della nonna e l’urlo che si perde in un vicolo buio.
Il volume è curato da Mario Gazzola e Andrea Carlo Cappi, due nomi noti nel panorama della narrativa e della saggistica noir italiana, e nasce come una straordinaria operazione letteraria: dare vita a un libro che non è mai esistito, se non in una scena cinematografica iconica. Il risultato? Un’antologia che si legge come un grimorio moderno, un viaggio attraverso undici racconti che esplorano il lato oscuro dell’Italia e dell’animo umano. La nuova edizione raccoglie undici racconti scritti da autori italiani contemporanei, ognuno dei quali esplora un aspetto oscuro e inquietante del Belpaese. Le storie spaziano da leggende metropolitane a crimini storici, da superstizioni popolari a misteri irrisolti, creando un affresco ricco e variegato dell’Italia più nascosta e misteriosa.
La curatela di Gazzola e Cappi è impeccabile: hanno saputo mantenere l’atmosfera gotica e inquietante del film, pur arricchendola con nuove prospettive e voci narrative. Ogni racconto è un piccolo gioiello di suspense e mistero, capace di catturare il lettore e trascinarlo in un mondo dove il confine tra realtà e leggenda è sottile e sfumato.

Come se non bastasse, l’opera è arricchita da illustrazioni realizzate da Roberta Guardascione, ispirate alle cupe Pitture Nere di Goya. Ma la vera magia è nella tecnica: le immagini sono in anamorfosi, rivelano dettagli solo capovolgendo il libro. Un gesto semplice – girare una pagina al contrario – che diventa quasi rituale, come se stessi sfogliando davvero un volume maledetto, un artefatto da biblioteca segreta.
Fantasmi di oggi e leggende nere dell’età moderna è un’opera che ogni appassionato di horror e mistero dovrebbe leggere. Non solo per il suo legame con un film cult come Profondo Rosso, ma anche per la sua capacità di evocare storie affascinanti e inquietanti che risvegliano la curiosità e l’immaginazione. È un viaggio nel lato oscuro dell’Italia, un’esplorazione di leggende e misteri che continuano a vivere nella memoria collettiva.
Chi ha amato Profondo Rosso – come me – non potrà non emozionarsi nel vedere finalmente questo libro esistere per davvero. Ma, e questa è la cosa più sorprendente, “Fantasmi di oggi e leggende nere dell’età moderna” non è solo un oggetto per fan. È un libro che funziona da solo, che vive anche al di fuori del contesto cinematografico da cui è nato. È un’operazione culturale intelligente, raffinata e appassionata.
Lo consiglio a chi ama le atmosfere cupe, ai lettori di noir storico, a chi non ha mai smesso di cercare il brivido nelle storie sussurrate davanti al fuoco. Ma soprattutto lo consiglio a chi, come me, crede ancora che ci siano libri capaci di evocare i fantasmi – non solo quelli che infestano le case, ma anche quelli della memoria, del tempo, della storia.
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