-Consigli letterari: ultime uscite e altri suggerimenti-
Eccoci qua con nuovi consigli letterari più freschi che mai per questi giorni estivi veramente infuocati.
Prima di iniziare vorrei anticipare che ho finalmente iniziato la lettura di un capolavoro, "Una vita come tante" di Hanya Yanagihara che mi impegnerà molte settimane visto il tomo.
Hanya Yanagihara, scrittrice statunitense di origini hawaiane, ha pubblicato il suo primo romanzo, The People in the Trees, nel 2013. Ha scritto di viaggi per Traveler e collabora con il New York Times Style Magazine. Una vita come tante, il suo secondo romanzo uscito nel marzo 2015, è un successo mondiale, vincitore del Kirkus Prize, finalista al National Book Award e al Booker Prize, tra i migliori libri dell’anno per il New York Times, The Guardian, The Wall Street Journal, Huffington Post, The Times.
Detto questo, oggi torno sul blog con nuovi suggerimenti di lettura interessanti e consigliatissimi.
Iniziamo con il titolo che aspettavo di leggere da qualche mese:
"É come quando un fuoco si é spento, proverà a dire: nella stanza si sente ancora l'odore di bruciato, si può vedere la fuliggine nell'aria, però il fuoco non c'è più".
Questo é quanto succede ai personaggi di questi racconti di David Valentini, Accento edizioni.
Vite che si rompono, sentimenti che vanno in fumo, occasioni che saltano. Ciascuno dei personaggi raccontati in questo libro vedrà cambiato il proprio destino per parole non dette, per tradimenti nascosti, per decisioni rimandate.
Quello che si intuisce immediatamente é il concetto di crisi che abita ogni pagina e da cui, in un modo o in un altro, i protagonisti rinascono, vivono, crescono. Tutto si rompe, come dice il titolo,tutto va in frantumi come se fosse un oggetto di vetro trasformato in mille frammenti taglienti dalle forme diverse. Ogni pezzettino è parte di qualcosa che finisce per non esistere, ma inizia a riflettere una luce diversa da ciò che era prima.
Metamorfosi o no, é un libro super "fotografabile", perfetto per l'estate e per affrontare nuovi percorsi di formazione dove la "rottura" é dolore ma anche rinascita. Se adorate o apprezzate leggere nuovi cammini di trasformazione questo libro é quello giusto. A me é piaciuto molto lo stile dell'autore, giovane e perfezionista.
David Valentini fa parte del collettivo Spaghetti Writers e questo non é un dettaglio trascurabile, sia per lo stile, sia per la metodica, si intuisce subito essere molto pratico della forma narrativa utilizzata in questa raccolta dove le storie brevi s'intrecciano e comunicano.
Passiamo al secondo consiglio:
- Lungomare Nostalgia di Andrea Malabaila, Edizioni Spartaco.
"Se la scelta è fra trattenere e lasciare andare, io voglio trattenerti mentre ti lascio andare. Trattenerti qui, almeno. Attraverso quelle parole, fatte di carta e inchiostro, che ci uniscono da sempre".
Per chi non lo sapesse, Andrea é il direttore editoriale di una bellissima realtà torinese, Las Vegas Edizioni, affiancato da Carlotta Borasio, ufficio stampa e social media manager. Il loro catalogo propone titoli controcorrente che non si fanno spaventare dalle mode o dalle ultime tendenze editoriali e devo ammettere che, nella maggior parte dei casi, gli autori da loro pubblicati sono solitamente molto preparati e corretti.
Andrea lo incontriamo in questo caso nell'altro suo noto ruolo, quello dell'autore di un libro raffinato dedicato alla sua famiglia, specialmente alla figura del nonno. Attraverso una carrellata della storia della sua famiglia materna, Andrea narra chi é stato suo nonno e di quanto é stato importante per lui e per la sua crescita. I libri: una passione che accomuna nonno e nipote. Il primo tipografo linotipista, il secondo scrittore ed editore. Ma quando Andrea va a trovare il nonno anziano ricoverato e in fin di vita si rende conto che, con lui, sta per perdere anche la sua storia che da anni si era ripromesso di scrivere. E così gli tocca fare i conti con i ricordi. A partire dalla professione, da come conobbe la donna che poi diventò la nonna di Andrea, assistiamo a una vera e propria narrazione famigliare ricca di profumi, ricordi, sapori, parole antiche e tanta nostalgia. Lungomare Nostalgia é un romanzo emotivo, una dichiarazione d'amore nei confronti delle proprio origini, di ciò che siamo oggi grazie a quello che siamo stati ieri. La cura per le parole nasce da questo legame e dal desiderio di scriverlo in sua memoria.
La lettura di questo libro é stata come una carezza che ci ricorda l'importanza degli affetti e di quello che i nostri cari ci hanno trasmesso e tramandato. Anche questa lettura devo ammettere si é rivelata scorrevole e dal ritmo incalzante. Non ci sono tempi morti, solo tanta voglia di raccontare e raccontarsi senza mai annoiare o indispettire il lettore.
Per rimanere in tema di storie famigliari propongo Angeli di sale di Francesco Marangi, pubblicato da Polidoro e ambientato in un paese della costa ligure. Questa devo confessare é stata una lettura densa. Ogni parola sprigiona emozioni, trasformazioni, passione.
Cosa succede se dei figli si ritrovano senza la loro madre? Angeli di Sale ti cattura perché distrugge figure apparentemente granitiche, le scandaglia nelle loro voracità e nelle loro fragilità. Tutti si appoggiano all'altro, ma al tempo stesso lottano per essere indipendenti. Vittime dei loro carnefici, scelgono il silenzio piuttosto che lottare. Come Maria, anche Clara non si ribella. Tutto sembra statico ma sotto la terra é scossa da profonde vibrazioni che portano alla crisi. Se penso che é scritto da un ragazzo under trenta, questo libro di una potenza inaudita analizza con lente scientifica i legami famigliari nelle sue morbosità: i vecchi rancori, le promesse, l’abbandono della madre, le violenze, l’amore di Pietro per Maria, la vicina di casa che insieme al fratello Enrico era loro compagna di giochi fin dall’infanzia. E poi la decisione di Pietro di andare lontano per non tornare più. Il vento, il mare, l’estate di ombre urlanti; ogni cosa è rumorosa. Nel frattempo, un segreto viperino progredisce con il peso mitologico di un’annunciata dannazione. Spetterà a Pietro – specie di addolorato e indemoniato Ulisse –, ricondurre tutto al principio risolutivo degli eventi.
Francesco Marangi è nato a Genova nel 1998 e risiede a Varazze. Sta per conseguire la laurea triennale in Scrittura e Contemporary Humanities presso la Scuola Holden di Torino. Ha svolto vari lavori, nelle serre come aiuto bracciante e sulle spiagge come bagnino. Ha partecipato altre due volte al Premio Calvino con i romanzi Delirio in rosso e L’artista violento. Nel 2020 è arrivato nella cinquina finalista del Premio Raduga con il racconto Il bunker.
Angeli di sale è il quarto titolo della collana Interzona
Festa del perdono di Antonio Roma é invece un lungo racconto di un frammento di vita che racconta due incontri che raccontano una generazione.
Milano, Festa del Perdono, una mattina d’inverno. Un sole lento mitiga il freddo. Arturo, insegnante precario di Lettere, siede in un bar frequentato da studenti e, caffè alla mano, legge le poche pagine scritte con la stilografica di un libro che da anni abita solo nel suo stomaco. Conosce Ambra, poi s’imbatte casualmente in Aiša, persa anni prima. Due incontri che si snodano in 48 ore e che del tempo si prendono gioco, in un dialogo intimo con l’alterità e con il sé, il solo capace di dare corpo all’identità, individuale e collettiva, di una generazione spaesata e resiliente.
Antonio Roma è autore, attore e regista di Teatro Civile. È laureato in Scienze sociali per la globalizzazione e in Lettere. Convinto dell’urgenza in questo momento storico di un lessico inedito, che affondi le radici nel legame tra le parole Testimonianza e Umanità, le sole capaci di portare Autenticità, il 7 gennaio 2019 ha fondato Educare alla Bellezza APS, della quale è presidente. È autore di un’opera poetica, “Tra le corde di un’altalena”, con prefazione di Emanuele Fiano, e voce di un podcast, “Markale – Voci da Sarajevo”, scritto con Alice Ponti. Ha un blog, ‘Na tazzulella ‘e café, e diverse Utopie.
E infine voglio parlavi di Ti ho vista ieri di Patrizia Laquidara, Neri Pozza, il racconto di un’infanzia della fine degli anni Settanta, quando una piccola vettura gialla stracolma di bagagli poteva scivolare su e giú per la penisola, dalla Sicilia al Veneto, e, con aria di festa e trasgressione, trasportare sogni, speranze e memorie di un paese antico e moderno.
Patrizia Laquidara appronta un mirabolante inventario di vite e persone, nomi e nomignoli, oggetti e animali: dalla figura tenera e inquietante di un medium bizzarro a un pappagallo irriverente, dalle voci dei pescatori al mercato di Catania al fragore di una vecchia fornace a Murano, dove si forgia il vetro con il fuoco. L'autrice crea un vero e proprio universo magico che tiene stretto il lettore per insegnarli nuovi vocaboli, nuovi mondi attraverso il racconto della sua infanzia. Lo stile é originale, in primis per l'impostazione narrativa e stilistica.
«A me il terremoto non piace e lo dico per esperienza, non per sentito dire, perché è l’unica cosa che mette paura ai grandi. Ma stanotte è diverso: c’è la luna piena in cielo e siamo distesi vicini, parliamo sottovoce da un capo all’altro della fila. A tratti arriva l’odore della spazzatura marcescente e torna la paura di morire schiacciati, ma è poca cosa rispetto alle stelle che splendono sopra di noi, all’aria tiepida sulla pelle, al profumo intenso del gelsomino, che è il fiore piú bello di tutti perché nasce libero nei luoghi piú luminosi del mondo».
Patrizia Laquidara è nata a Catania sotto il segno dello Scorpione. In Sicilia ha trascorso la prima infanzia, poi in Veneto al seguito della sua famiglia. Tra le cantautrici piú poliedriche e brillanti della musica d’autore italiana (Targa Tenco 2011, Premio della critica a Sanremo 2003 e Premio Recanati Musicultura 2002), ha pubblicato cinque album e collaborato con musicisti come Ian Anderson, Arto Lindsay e in teatro con numerosi altri protagonisti della drammaturgia contemporanea. È docente di Poesia in musica e Drammaturgia musicale.
Concludo con I monteleone di Lucia Tilde Ingrosso, Baldini & Castoldi, la saga famigliare che sta conquistando molti cuori. Devo ammettere che nonostante in questo articolo ci sono tante storie famigliari, non sono più solita a cimentarmi nella lettura di nuove saghe famigliari e nel loro albero genealogico.
"I panni sporchi si lavavano rigorosamente in famiglia, mentre in pubblico non si faceva intravedere una crepa, mai. E l’immagine che emergeva era sempre stata quella della massima coesione e compostezza".
Questa storia che racconta cinque generazioni ricche di mistero e intrighi da risolvere.C’è Pia, la contessa matriarca, con granitiche certezze e inaspettate fragilità, e poi Roberto, suo marito adorante, che «più che pensare, funziona». Quando Giuliano, il loro unico figlio, si sottrae al copione già scritto della sua vita dorata, i Monteleone imbracciano sorte e futuro in un viaggio che, fra il tragico e il lieto, dal 1931 li condurrà fino ai giorni nostri. Cinque generazioni affollano questo ritratto corale, insieme alle gioie e ai dolori di una famiglia irripetibile, ma a ben guardare qualunque. Si avvicendano suocere sofisticate e nuore cafone, Natali in città ed estati sul lago, padri integerrimi e zii faccendieri. Ma soprattutto, segreti inconfessabili e verità tramandate, come pure una pericolosa vendetta e qualche insperata rinascita. In una corsa a perdifiato fra passato e presente, spostandosi fra la Roma occupata e la Milano da bere, Lucia Tilde Ingrosso intesse una saga privata piena di ironia e tenerezza, un inno intonato a squarciagola alle famiglie legate dal sangue o, meglio ancora, dal semplice amore.
Lucia Tilde Ingrosso (Milano, 1968) è autrice della serie di gialli dell’ispettore Rizzo (La morte fa notizia, A nozze col delitto, Io so tutto di lei, Nessuno, nemmeno tu, I fantasmi non muoiono mai) e di molti altri romanzi, anche per ragazzi, e libri di varia. Per Baldini+Castoldi è uscito il noir Una sconosciuta (2018). Nel 2022 ha pubblicato il romanzo biografico Anna Politkovskaja. Reporter per amore. Lavora come giornalista e tiene corsi di scrittura.
Spero che i miei consigli letterari vi siano utili. Se si, lasciatemi un commento qui o su i miei canali social, sono curiosa di leggervi.
Per gli autori dei libri citati, nel rispetto del mio lavoro e del tempo investito, chiedo un commento e la ricondivisione dei miei suggerimenti letterari dove é stato consigliato anche il vostro libro. Scrivo questo poiché sono libri quasi tutti inviati dalle case editrici o da alcuni autori e non vorrei che queste segnalazioni passasero inosservate.
Grazie Giusy!