Io sono lei - di Lucy Sante, una scrittura che sfida le convenzioni in un percorso di liberazione
- Giusy Laganà
- 19 mag
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 20 mag

Ci sono libri che non si possono semplicemente leggere: vanno accolti, attraversati, metabolizzati. Io sono te di Lucy Sante è uno di quei rari libri che ti obbligano a fermarti, a guardarti dentro, e a riconsiderare tutto ciò che pensavi di sapere sull’identità, sul corpo, sul tempo e sul coraggio. Lucy Sante – già nota per i suoi scritti lucidi e taglienti sulla cultura americana – in questo memoir spalanca le porte della sua intimità con una sincerità che disarma. Racconta il suo percorso di transizione di genere non come una "trasformazione", ma come un ritorno a sé stessa, come la liberazione di una voce che era sempre stata lì, nascosta tra le pieghe del silenzio.
“Avevo sessantasette anni e non potevo più aspettare. Non perché fosse tardi, ma perché avevo vissuto troppo a lungo con una voce nella testa che mi diceva: ‘Non sei chi dici di essere’. E io volevo smettere di mentire, anche solo a me stessa.”. Io sono lei è il memoir di Lucy Sante, una delle voci più originali e rispettate della letteratura americana, noto per il suo acuto sguardo sulla storia urbana e la cultura popolare. Nel 2021, all'età di 67 anni, Sante ha fatto coming out come donna trans, un passo che aveva riconosciuto come parte della sua identità fin dall'infanzia, ma che aveva represso per decenni. In questo memoir, racconta il suo percorso di transizione, descrivendo la liberazione e l'autenticità ritrovata. Il libro è stato accolto positivamente dalla critica ed è stato incluso tra i migliori libri del 2024 da The New York Times e The New Yorker. Sante è stata sposata due volte e ha un figlio. Attualmente vive nella Hudson River Valley, a New York. Oltre alla scrittura, si dedica anche all'arte visiva, con mostre di collage e fotografie.
La scrittura di Sante è elegante e incisiva, capace di mescolare riflessioni intime e osservazioni culturali con una prosa ricca di sfumature. Il libro non si limita a essere una cronaca della transizione, ma si trasforma in un'analisi della propria identità e della percezione del sé nel corso della vita. L'autrice esplora temi come il desiderio, la solitudine, la paura e la speranza, mettendo in luce le complessità dell'esperienza umana attraverso una lente personale e universale al contempo.
Lo stile di Lucy Sante è uno degli elementi che l’ha resa una figura di riferimento nella saggistica e nella letteratura americana contemporanea. Nei suoi scritti – siano essi memoir, saggi storici, articoli o critica culturale – Sante combina una straordinaria profondità intellettuale con una scrittura evocativa e precisa, capace di unire il rigore del giornalismo alla sensibilità letteraria di un romanziere.

Sante è una scrittrice che ama la parola giusta. La sua prosa è scelta con cura, mai banale, ma sempre accessibile. Anche quando tratta temi complessi – come la trasformazione urbana, la memoria storica o la transizione di genere – riesce a farlo con chiarezza, usando immagini e vocaboli potenti ma comprensibili. Una delle sue cifre distintive è la fusione di generi. Nei suoi libri mescola elementi autobiografici, storia urbana, cronaca e critica culturale. Anche in Io sono lei, benché formalmente sia un memoir, si trovano molte riflessioni sociologiche, citazioni letterarie e analisi del contesto storico e culturale. Nel raccontare la propria transizione, ad esempio, Sante riesce a trasmettere non solo la dimensione personale ma anche quella universale dell’identità e del desiderio di autenticità. Il tono è sincero ma mai patetico, controllato ma mai freddo. Si avverte una costante tensione tra razionalità e sentimento, tra pensiero e emozione.
Scritto con uno stile limpido, poetico ma mai artificioso, Io sono te evita ogni retorica. Lucy Sante non cerca di spiegare o giustificare: semplicemente racconta. E lo fa con una lucidità affilata, a tratti dolorosa, che restituisce tutta la complessità di un’esperienza intima e universale al tempo stesso.C’è il passato: la giovinezza vissuta sotto una maschera, la militanza, l’arte, gli eccessi.C’è il presente: il corpo che cambia, lo sguardo degli altri, le nuove insicurezze ma anche una gioia nuova, quieta, profonda.C’è soprattutto il linguaggio: mai piatto, mai ridondante, sempre attraversato da una consapevolezza narrativa che rende ogni pagina necessaria.
Sarebbe riduttivo dire che questo è "un libro sulla transizione di genere". Io sono te è un libro sull’essere umani. Sull’inadeguatezza. Sulla solitudine. Sull’identità che ci abita e ci sfugge. Sull’arte come forma di sopravvivenza. Lucy Sante ci mostra quanto sia faticoso, ma anche necessario, rivendicare il diritto a esistere per ciò che si è, e non per ciò che gli altri si aspettano.
Sante è molto attenta alla struttura dei suoi testi. I suoi libri non seguono sempre un ordine cronologico lineare; piuttosto, alternano flashback, riflessioni e digressioni tematiche, con un ritmo meditativo, a volte frammentario, ma sempre coeso. È uno stile che invita a pensare profondamente, a sentire empaticamente e a guardare criticamente sia dentro sé stessi che al mondo circostante. Un linguaggio in equilibrio tra intimità e lucidità, che riesce a parlare al lettore con straordinaria forza e autenticità.
Se vuoi, posso analizzare un estratto più ampio per mostrarti in dettaglio come lavora sulla frase e sul ritmo.
Io sono lei non è solo una testimonianza di transizione di genere, ma anche una riflessione sulla liberazione personale e sulla ricerca di autenticità. Sante affronta le sfide e le incertezze con una sincerità disarmante, condividendo le sue paure, i dubbi e le gioie lungo il cammino verso una nuova comprensione di sé. Il libro diventa così un invito a riflettere sulla propria identità e sul coraggio necessario per viverla pienamente.
Pubblicato da NN Editore, Io sono lei è stato accolto positivamente dalla critica internazionale, figurando tra i migliori libri del 2024 secondo The New York Times e The New Yorker. La traduzione italiana di Anna Mioni rende giustizia alla ricchezza della lingua originale, permettendo anche ai lettori italiani di accedere a questa testimonianza potente e riflessiva.
Io sono lei è un libro che va oltre la narrazione di una transizione di genere, offrendo uno spunto profondo per riflettere sulla propria identità e sul coraggio di viverla autenticamente. La scrittura di Lucy Sante, raffinata e sincera, rende questo memoir una lettura fondamentale per chiunque sia interessato a temi di identità, cambiamento e auto accettazione.
Lucy Sante vive a New York ed è un’artista, critica e scrittrice americana. Tra le sue opere, Low Life: Lures and Snares of Old NewYork (1991), The Factory of Facts (1998), Kill AllYour Darlings (2007), The Other Paris (2015).Tra i suoi riconoscimenti figurano un Whiting Writers Award, un premio dell’American Academy of Arts and Letters, un Grammy, un Infinity Award dell’International Center of Photography e borse di studio Guggenheim e Cullman Center.
Consigliato a chi ama la scrittura che brucia e illumina. A chi cerca testimonianze vere, lontane dai cliché. A chi crede che la letteratura serva, prima di tutto, a costruire ponti tra le persone. Non è una lettura comoda, ma è profondamente umana. E arriva dritta al cuore di chi sa ascoltare.Io sono te è un memoir potente, onesto, letterario nel senso più alto. Lucy Sante ci regala non solo la sua storia, ma anche uno specchio: dentro quel “io” che finalmente dice “sono te”, c’è un invito a riconoscerci l’uno nell’altro. E forse, a fare pace con noi stessi.
Un libro che non si dimentica. Un’identità che si afferma con la forza della parola.
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