top of page
  • Giusy Laganà per Viaggi Letterari

Come il mare in un bicchiere - di Chiara Gamberale



"Ci voleva questo dannato virus per capire che con il cuore ormai non riuscivo a fare più' niente, neanche ad amare con pienezza le mie persone e il mio lavoro, perché in quel frullatore pure il cuore pareva un pomodoro pelato andato a male".


Chiara Gamberale torna con la sua solita scrittura sonora per gridare sensazioni, emozioni e pensieri che l'hanno colpita durante il lockdown dovuto alla pandemia di questo pazzo 2020. Ancora una volta, partendo dalla sua diretta esperienza quotidiana, è capace di toccare tasti giusti con parole forti e potenti.


Cosa è cambiato durante il periodo di reclusione obbligatoria? Siamo cambiati? Le nostre emozioni ne sono rimaste vittime?

Chiara Gamberale racconta di come ha dovuto riorganizzare le sue giornate con la figlia Vita, i suoi amici e i suoi cari.

Come riusciamo ad arginare il mare? Questo è il senso principale di questa lettura.

In un bicchiere dice il titolo, ma è troppo poco, sempre troppo poco.

E allora ci reinventiamo e comprendiamo. Capiamo che, tante cose della vita di prima non sono più' necessarie e che le nostre mancanze, travestite da bisogni nascosti dalla paura del virus, prepotentemente bussano forte alla nostra porta emotiva. In fondo ci rintaniamo nel nostro "dentro" per fuggire da quel "fuori" che tanto ci provoca smarrimento e dolore.


"E' così: è così che il Là fuori ci prosciuga e ci costringe a rintanarci nel Dentro di Testa."


C'è chi ha dovuto vivere la rianimazione, la perdita di un amico o un parente, un lutto, l'impossibilità di dare un ultimo saluto, la paura del contagio, la paura e basta. C'è chi, come me, è stato sereno e protetto, chiuso nel proprio isolamento tra smart working e la condivisione con il proprio marito di ogni istante di una vita un tempo lontana da casa. C'è chi ha dovuto subire padri e mariti violenti, figli capricciosi a cui è stato difficile spiegare tutto quanto. C'è chi ha visto andare in pezzi il proprio lavoro, la situazione finanziaria, le certezze, amori lontani.


"Si: stiamo andando bene, - rispondo. Ed è vero. Ma ho il timore che non significhi niente. Perché comincio ad avvertire che questa pandemia droga tutto, e confonde. Il bene con la necessità di attraversare. Un'improvvisa disponibilità alla vita con questo meraviglioso alibi per dare a lei la colpa, se rimaniamo bloccati in casa. I desideri con i bisogni. I bisogni con i desideri. Quello che dobbiamo tenere a distanza di un metro con quello che comunque ci struggevamo per non avere il coraggio di avvicinare."


Come il mare in un bicchiere è una lettura semplice e veloce, il tempo di un viaggio in treno e di qualche riflessione. La paura torna sempre nel momento in cui il nostro ritmo è costretto a mutare. Il segreto è guardare i mostri dentro la propria testa, perché quelli purtroppo nessun virus potrà mai arginare se non accrescere.

Chiara Gamberale è catartica. Leggerla significa guardarsi in faccia e ammettere che in fondo non siamo tanto diversi dagli altri. Non parliamo di paranoie, parliamo di quello che siamo e che vorremmo tanto essere per vincere noi stessi, per un mondo nuovo senza paure e senza rimorsi.



Nata e cresciuta a Roma, giornalista e conduttrice televisiva, Chiara Gamberale è una della più' importanti scrittrici italiane. Laureata al DAMS di Bologna, pubblica nel 1999 il suo primo romanzo Una vita sottile e nel 1996 vince il premio di giovane critica Grinzane Cavour. Nel 2008 arriva finalista al Premio Campiello con il libro La zona cieca (bellissimo tra l'altro). Ideatrice del festival Procida Racconta. è diventata famosa per libri come Color Lucciola (Marsilio, 2001), Arrivano i pagliacci (Bompiani, 2002), Una passione sinistra (Bompiani, 2009), Le luci nelle case degli altri (Mondadori, 2010), L'amore quando c'era (Mondadori, 2012), Quattro etti d'amore (Mondadori, 2013), Per dieci minuti (2013, Feltrinelli), Avrò cura di te con Massimo Gramellini (Longanesi, 2014), Adesso ( Feltrinelli ,2016), Qualcosa (Longanesi,2017), L'isola dell'abbandono (Feltrinelli ,2019).



bottom of page