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Giusy Laganà per Viaggi Letterari

Il tempo che resta - di Michelle Grillo


"Nel tempo dell'attesa che si dilata, i fantasmi mi vengono a trovare. In fila sul soffitto hanno l'aspetto delle mie paure, di ciò che ero e di quello che sono adesso. Mi guardano da quando sono qui, un tempo lontanissimo che non so contare perché ho perso la cifra dei giorni e delle ore."


"Il tempo che resta" di Michelle Grillo, pubblicato da Alessandro Polidoro Editore a fine febbraio 2020, è un libro ricco di mostri, fatti di carne e di immaginazione. Anna é una ragazza che vuole studiare ma la condizione socio economica, e specialmente culturale della sua famiglia, non acconsente alla sua emancipazione. La sua sconfitta per fuggire alla povertà e all'annichilamento passa dall'eta scolare a quella giovanile, per arrivare sino al periodo in cui si ritrova reclusa dentro un istituto. Il senso d'inferiorità e la paura dell'abbandono la perseguiteranno per tutta la sua esistenza. Nell'età giovanile, Anna si trasformerà. Il matrimonio con Tommaso, sempre assente, e un lavoro che ha imparato a farsi andare bene per sopravvivere, la porterà a perdere il senso di equilibrio già precario imposto per non distruggersi.


"La prima cosa che senti qui dentro è il rumore del metallo. Le sbarre che si aprono e poi si chiudono alle tue spalle delimitano il fuori e il dentro. Rappresentano il segno tangibile dell'ingresso in un altro mondo. Il metallo che il prima non esiste più, che stai entrando in un'altra vita fatta di porte blindate e piccole celle che si affacciano lungo corridoi lerci."


La sua vita adulta raccontata è scandita dalla conversazioni con la sua compagna di stanza, Cristina, e le sedute dalla psicologa dove tutto si ripete secondo appuntamenti forzati. Il suo animo sembra rassegnato e placato dai mostri che ritrova tutte le volte che si risveglia. Ho adorato molto la presenza nascosta delle paure di Anna, il suo stato d'animo in tumulto continuo con il mondo esterno e con i suoi stessi sentimenti. E' una storia che non vi lascia indifferenti, anzi, vi cattura fin dal primo momento portandovi a divorare la vicenda, grazie alla scrittura ipnotica e scorrevole dell'autrice. Il sentimento di pietà è ricorrente. Anna lo rifiuta ma le piove addosso sempre. E' un libro che ferisce per la crudeltà della vita della protagonista e per gli eventi vissuti. La sofferenza non lascia tregua ma insegna che in fondo non siamo mai sicuri di toccare davvero "il basso", perché un limite definito non esiste, oscilliamo tra un on e un off in continuazione senza mai interromperci.

Vissuti lacerati ma in continua evoluzione, anime complesse che si ritrovano solo nelle ore più buie e nascoste, dove tutto può essere raccontato senza doversi nascondere dalla luce del sole di un giorno nuovo e pulito. Libro consigliatissimo!



MICHELLE GRILLO è nata a Nizza, in Francia, nel 1981. Laureata in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come giornalista pubblicista per il quotidiano La Città del gruppo editoriale Repubblica-l’Espresso, ed è stata interprete di francese e libraia. Fino al 2019 ha curato la direzione artistica del Freadom Book.

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