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Giusy Laganà per Viaggi Letterari

Resta con me - di Elizabeth Strout


"Nessuno, che io sappia, ha mai penetrato il segreto dell'amore. Amiamo in modo imperfetto, Tyler. Tutti noi. Perfino Gesù ha dovuto lottare con questo. Ma io credo...credo che la capacità di ricevere amore sia altrettanto importante di quella di darlo. In realtà, é la stessa cosa. Pensa, per esempio, all'atto d'amore fisico tra un uomo e sua moglie. Se uno dei due si trattiene, reprime la sua capacità di ricevere quel tipo di piacere, non é un modo di reprimere l'amore?"


Una nuova edizione di "Resta con me", firmata Fazi Editore e secondo romanzo del Premio Pulitzer Elizabeth Strout. Ambientato nel Maine negli anni Cinquanta, Resta con me si dilata oltre ogni confine e ci conduce nelle pieghe più oscure dei rapporti affettivi. Elizabeth Strout torna con la sua scrittura puntuale, i suoi chiaroscuri emozionali e quello sguardo sul mondo unico.


Un libro dolce come una carezza delicata che non vogliamo lasciare andare. Una storia ricca di sensibilità per quei sentimenti che ci portiamo dentro.

Quando perdiamo qualcuno che amiamo, il mondo ci crolla addosso. Gli altri si aspettano sempre il massimo, ma non sempre possiamo reagire come gli altri vorrebbero. Quindi cosa succede?


Nella comunità di West Annett, nel 1959, arriva un nuovo reverendo, molto più giovane del precedente. Tyler Caskey é una presenza insolita. E' giovane e i suoi sermoni sono brillanti e studiati. E' un ministro del culto differente perché é un uomo carismatico dotato di estrema sensibilità, accompagnato da una moglie giovane ed esuberante che ama lo shopping e la bella vita. Il loro arrivo nella comunità del Maine rappresenta una nuova brezza di vitalità. Purtroppo tutto cambia velocemente e un giorno la giovane Lauren Caskey muore. La sua scomparsa porta con sé l'irreversibile malinconia che si abbatte su Tyler e le sue bambine. Katherine, cinque anni, smette di parlare improvvisamente. Si parla di onnipotenza infantile, di sensi di colpa e di complesso di Elettra.

In realtà, é solo una bambina privata dell'amore materno, l'affetto più importante e potente mai esistito. Tyler sprofonda in un oscuro oblio che conduce al fallimento. Solo con due bambine, una comunità da guidare con tutti suoi problemi e le ottusità di persone che non sanno vedere oltre, si ritrova allo sbando.

Tyler non trova più le parole adatte in chiesa, né alcuna misericordia per chi si rivela ottuso, arido, distante. Cosa resta, quindi, del conforto religioso per lui?

Questa é la storia di un marito lasciato solo. La storia di un padre che non sa da dove iniziare per crescere le sue bambine e come guidare la sua comunità spirituale. Lui é un uomo malinconico e nostalgico di un futuro che gli é stato ingiustamente tolto. Diventa un uomo chiuso nel suo silenzio simbolico e nel suo lutto solitario. Cerca di aiutare tutti nel migliore dei modi con la fede, anche quando essa inizia a vacillare.


"Ho il sospetto che il massimo che possiamo sperare, e non é una speranza da poco, é di non arrenderci mai".


Purtroppo le cose diventano difficili. Katherine diventa una bambina poco curata e aggressiva e i fedeli della comunità accusano Tyler di non essere l'uomo giusto. La sua solitudine viene intesa come chiusura. Il suo silenzio viene interpretato come dimostrazione di un uomo che ha qualcosa da nascondere. I pettegolezzi sulla sua vita diventano motivo di sfogo del paese e fonte di accanimento verso un uomo che non ha ancora rielaborato il lutto e che ha perso il suo baricentro emotivo e sociale. Ma quando le cose si complicano, sono i sentimenti veri e semplici a sistemare ogni cosa. Tyler mostra la sua vera natura di uomo sensibile e bisognoso di aiuto, e dinnanzi a tanto amore, anche le anime più difficili non possono insistere. La comunità che tanto lo ha disprezzato e abbandonato, capisce che é un uomo semplice e sincero che ha solo bisogno di ricominciare proprio dalle sue figlie, con il sostegno di chi ha imparato a conoscerlo.


Elizabeth Strout, tra le più importanti autrici statunitensi contemporanee, è nata a Portland, nel Maine, nel 1956 e da quasi trent’anni si è stabilita a New York. Fra i molti premi letterari ricevuti, il Premio Pulitzer nel 2009, il Premio Bancarella nel 2010 e il Premio Mondello nel 2012. Oltre a

Resta con me, Fazi Editore ha pubblicato Olive Kitteridge

(2009), da cui HBO ha tratto la fortunata miniserie omonima con Frances McDormand e Bill Murray, Amy e Isabelle (2010) e I ragazzi Burgess

(2013).


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