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  • Giusy Laganà per Viaggi Letterari

Sonno bianco - di Stefano Corbetta

"Chiudi gli occhi e il mondo cambia, ti svegli e non sei più la stessa. Quello che credevi di aver perso torna e quello che pensavi sarebbe rimasto non c'è più. Chi sarai tu, adesso?"

E' uscito proprio questa settimana il nuovo libro di Stefano Corbetta (Hacca) dal titolo misterioso che incuriosisce ogni lettore. Nel 2017 ha pubblicato "Le coccinelle non hanno paura" (Morellini Editore), che io stessa avevo presentato presso la Libreria Sistina di Rovellasca. La scrittura di Stefano Corbetta é come sempre intensa e delicata. Sonno bianco oltre ad esserne la dimostrazione, é un libro che indaga l'animo dei suoi personaggi senza fermarsi alla superficie. Come nel libro precedente, i protagonisti sono uomini e donne riflessivi, che lasciano il segno. Leggerli significa ascoltare le loro coscienze, i loro più intimi pensieri. Leggere "Sonno bianco" é entrare in una doppia realtà dove dinamiche famigliari e sociali s'intrecciano nell'amore di due figlie quasi "intercambiabili" nonostante le loro anime siano le stesse. Significa vedere il mondo con occhi diversi, presenti e assenti, nello stesso momento. Significa sfiorare due mondi, coscienti e non coscienti, ma sempre consapevoli e uniti.

Emma e Bianca sono due gemelle identiche. Il loro rapporto simbiotico le ha sempre unite, quasi alternando i loro modi di vedere la vita. Poi un brutto incidente cambia per sempre le loro vite. Una pallina inseguita sulla strada con troppa assenza. Bianca su Emma. La tragedia. La loro vita spezzata. Loro divise per sempre.


"A volte l'immagine sbiadiva da sola, come se il tempo attorno a lei si addensasse e consumasse ogni cosa in un attimo, sua sorella a terra e il cielo grigio sopra di loro. Allora tratteneva il respiro e strizzava gli occhi, e quando li riapriva restava soltanto un alone vago, un'impronta leggera. Erano trascorsi nove anni, ma avrebbero potuto essere un giorno, un'ora, un eterno presente che respirava con lei. Aveva diciassette anni, adesso".


Emma é adolescente dopo nove anni dalla tragedia. Due genitori che non si parlano. La sua unica ragione di vita, Bianca, in stato vegetativo in ospedale. La sua vita é difficile e tormentata. Vorrebbe crescere e andare avanti, ma é bloccata da tutto. Il suo futuro é incerto. La sua passione per il teatro é limitata da una madre contrariata e da quello che avrebbe potuto fare Bianca, sempre migliore in tutto di lei. Valeria, la madre, é una donna apparentemente forte, ma fragile, che per ritagliarsi un fugace attimo di libertà e fuggire dai sensi di colpa, si lancia in un'avventura extra-coniugale quasi senza senso. Enrico, il padre, é rimasto solo a lottare, con sempre meno forze.

Emma é una ragazza forte, ma lasciata sola a se stessa, che trascina con lei tutti i sensi di colpa per tutto quello che é successo. Doveva esserci lei su quel letto, non sua sorella, si ripete ogni giorno. La sua giovinezza é passata a vivere nella sua ombra, senza capire i significati di quello che davvero succede, con i segni di un evento che ha stravolto ogni cosa.

"Si chiese se un giorno si sarebbe trovata nella stessa condizione, incapace di amare l'uomo che si era scelta, sforzandosi di comprenderlo senza riuscirci, convincendosi di aver fatto la scelta sbagliata senza rendersi conto che invece era lei la causa di tutto. Aveva già cominciato a pensare al ribasso, come un vecchio che trascorsa una vita intera, non gli fosse rimasto che fare i conti con i propri irreparabili errori".

Solo la musica di Leon riesce a rompere il muro di vetro e il vuoto di Emma che continua a vivere solo nel "sonno bianco" di sua sorella, dove la vita é solo un lontano riflesso. Le sue paure bloccate da una madre chiusa nei suoi silenzi e dal troppo amore dal padre, perché come scrive Stefano Corbetta "L'amore alle volte pesa troppo, alle volte non pesa niente".


Un libro sugli equilibri della vita e sulle intensità delle emozioni. Un libro che, come sempre mi lascia sconvolta e "interdetta", specie sul finale, come la scrittura dell'autore, così intima e quasi paterna. Bellissime come sempre le frasi poetiche in queste pagine.

" Se una mano perde il controllo, cambia l'equilibrio, e così cambia anche il suono. Cambia tutto e poi non ci puoi fare più niente. Puoi avere un'altra occasione, ma quel momento non tornerà più."

Stefano Corbetta pubblica sempre libri raffinati e profondi che toccano le corde giuste nel momento giusto. Una carezza delicata che racchiude parole da grande scrittore e storie così profonde che possono solo farci riflettere.

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