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L'Atlante dell'Invisibile - di Alessandro Barbaglia


"Ci sono momenti che non passano mai. Sono pezzi di infinito: infinito presente. Se ci penso bene sono tutti i momenti di cui ho scritto nell'Atlante. Sono momenti che saranno lì per sempre, porzioni di tempo a cui non puoi scavar via nemmeno un istante, non puoi erodere neppure un secondo. Infinito presente. ecco cosa diventano. Tutto ciò che in una vita si può dimenticare senza far del male alla vita stessa forse va dimenticato. Per vivere meglio."

Divorato in due giorni, questo libro é a dir poco poetico, meraviglioso, una bella sorpresa e un regalo inaspettato.  Alessandro Barbaglia (Novara, 1980) é poeta, giornalista e libraio. Per Mondadori ha pubblicato nel 2017 " La locanda dell'Ultima Solitudine", finalista al Premio Bancarella. L'Atlante dell'Invisibile, 2018, é invece un vortice di emozioni e riflessioni. Le storie che nascono al suo interno e che finiscono per intrecciarsi come una stretta di mano tra due amanti, sono accompagnate da versi poetici che rappresentano la vera chiave di volta per accedere all'Invisibile. Esso é tutto quello che noi non vediamo. E' tutto quello che possiamo immaginare senza svelarne i colori e le profondità. "Le cose infinite non finiscono, continuano invisibili" scrive Barbaglia nel libro. Tutto quello che racchiudiamo nell'Atlante lo intrappoliamo per sempre, come la luna, sino a quando non saremo pronti a liberarlo, come quando Dino, Ismaele e Sofia rivedono dopo anni il loro prato dove sono stati bambini.


"Quanti? Quarantadue. Avevamo quarantadue anni quando rapimmo la luna. Ed era notte, certo, perchè son bravi tutti a rapire la luna di giorno quando dorme o é distratta; o quando é mattina. Guardi il cielo, non la vedi, e puoi raccontare a chiunque la bugia di essertela messa in tasca. No, non é così che si rapisce la luna. Si fa di notte, si fa al buio, si fa per un motivo."

Purtroppo non é sempre così facile racchiudere le nostri emozioni e vivere la vita secondo questa visione. Alessandro Barbaglia ha scritto un libro per sognatori, per anime libere che possono sognare tra queste pagine per incontrarsi nell'Invisibile." Perché chi si accontenta di guardare le montagne dal basso non sa cosa significa vedere le nuvole dall'alto. Non sa cosa si perde. Non sa quanta magia si trova in quel tappeto bianco fatto di nulla visto da sopra. Da sopra le cime."


Ma come facciamo a non perdere la bellezza di vedere l'Invisibile? Come facciamo a conservare l'incanto di non perderci diventando adulti dimenticando la sua magia?

"Tu hai visto l'invisibile. Io non so più che fare. Nessuno di noi sa farlo. Ma tu non smettere mai. Non mollare un attimo di vedere l'invisibile. E così avevo iniziato a vedere l'invisibile. E a scrivermelo tutto, sull'Atlante, per non perderlo mai". Questo aveva detto il padre di Dino dopo tanti anni e dopo le sue tante bevute per dimenticare. Un modo di vivere meglio, una scorciatoia per volare sulle nostre difficili e umane esistenze. Perché le cose belle, quelle che ci teniamo dentro non le raccontiamo a nessuno, quelle continuano nell'infinito. Continuano in uno spazio e tempo indefinito sospeso che libereremo solo quando saremo pronti per farlo, anche dopo molti anni.


 E' la storia di Dino, Ismaele e Sofia e della loro amicizia a Santa Giustina. E' la storia di Elio e Teresa e della loro vita a costruire mappamondi a Barlassina. Proprio negli anni Quaranta si sono conosciuti, e precisamente il 19 marzo 1946, in un bar Sport gremito di una folla accalcata per seguire la cronaca radiofonica della prima Milano-Sanremo del dopoguerra. Senza essersi mai visti né incontrati, Elio e Teresa - ormai anziani e da sempre innamorati l'uno dell'altra e del loro paese vicino a Milano - e i quattordicenni Dino, Ismaele e Sofia sono tormentati dalle stesse domande: "dove vanno a finire le cose infinite?", "dove si nascondono l'infanzia, l'amore o il dolore quando di colpo svaniscono?".'  E' la storia di un paese sommerso da un lago e da una grande diga, come fosse l'isola che non c'è. Ma cos' è l'amore in queste storie di vita vissuta? L'amore non é un punto che va dimenticato, é una virgola che lascia sospeso un sentimento a cui non bisogna abituarci, che va intrappolato nell'Invisibile per renderlo eterno. E' qualcosa che non si vede, ma che si percepisce se lo sentiamo dentro di noi.

"L'amore é invisibile. Come un giuramento, una consolazione, una malattia. O forse é invisibile come il fresco, la costanza di una regola. O magari é invisibile come la mia parte di ossigeno. E tutte le storie che hanno la forza di finire come una virgola,"

Un libro bellissimo che non dimenticherete e che porterete sempre con voi, anche nell'invisibile. Incontriamoci tutti là, dove tutto é possibile, dove non ci sono confini e regole. Dove regnano le emozioni belle, dove regnano le virgole e mai i punti, fanno troppo male alla vita.

Bellissimo anche il Book Trailer, guardatelo mi raccomando: https://vimeo.com/269838969

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