Qualcosa - di Chiara Gamberale
"E' la vita stessa il pericolo della vita. E finchè siamo in vita tanto vale stare in vita e non-pensarci. E a quel punto, se proprio non ne potrai fare e meno, sarai libera di avere voglia di essere importante per qualcuno. Ma non ne avrai bisogno. Perché il bisogno é solo un sogno: prima o poi finisce o comunque sfinisce".
Una storia che ha la leggerezza della fiaba e la profondità di un classico. Un’originale riflessione sul dolore, l’amicizia , l’amore e il (non ) senso della vita a partire dallo “spazio vuoto” che ciascuno ha dentro di sé.
La Principessa Qualcosa di Troppo, figlia del Re Qualcuno di Importante e della Regina Una di Noi, fin dalla nascita rivela di possedere una meravigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma quando la Regina Una di Noi muore, la Principessa si ritrova all’improvviso “un buco al posto del cuore”. Com’è possibile che proprio lei, abituata a emozioni tanto forti, troppo forti, improvvisamente non ne provi più nessuna?
Smarrita, Qualcosa di Troppo prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente, che vive da solo, in cima a una collina dove passa tutto il giorno a “non-fare qualcosa di importante”. Grazie a lui, anche Qualcosa scopre il valore del “non-fare”. E della noia, del silenzio, dell’immaginazione: di tutto quello da cui era sempre fuggita…Tanto che, dopo avere fatto amicizia con Niente, Qualcosa di Troppo gli si ribella. E si tuffa in Smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti. Poi s’innamora di un Principe sempre allegro, di un Conte sempre triste, di un Duca sempre indignato e, pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile “nostalgia di Niente” che la perseguita, vive tante, troppe avventure…Fino ad arrivare a un misterioso tempio color pistacchio e capire che “è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura”.
Una fiaba moderna ricca di metafore, contro un'esistenza troppo rigida e razionale, per far riflettere noi adulti sull'importanza dei rapporti umani e di quello che noi continuamente cerchiamo . Si dovrebbe trovare il giusto equilibrio per individuare il modo di affrontare la quotidianità in modo sano e bilanciato. Ma bisognerebbe anche farci cullare e trasportare da "Niente", per gustare gli attimi con la spensieratezza degli occhi di un bambino.
Chiara Gamberale, abituata a dare voce alla nostra complessità, questa volta si concentra sul rischio che corriamo a riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo.
Grazie a un tono sognante e divertito e alle illustrazioni di Tuono Pettinato e del suo tocco surreale, Qualcosa ci aiuta così a difenderci dal Troppo.
Ma, soprattutto, ci invita a fare pace con il Niente.
Il 9 Febbraio ho avuto il piacere di essere co-protagonista della prima presentazione di Qualcosa alla Feltrinelli Duomo di Milano per intervistare e conoscere Chiara personalmente. Questa foto diventerà un ricordo indimenticabile:
"E' IL PURO FATTO DI STARE AL MONDO LA VER AVVENTURA".