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  • Giusy Laganà per Viaggi Letterari

L'evento - di Annie Ernaux


<Può darsi che un racconto come questo provochi irritazione, o repulsione, che sia tacciato di cattivo gusto. Aver vissuto una cosa, qualsiasi cosa, conferisce il diritto inalienabile di scriverla. Non ci sono verità inferiori. E se non andassi fino in fondo nel riferire questa esperienza contribuirei a oscurare la realtà delle donne, schierandomi dalla parte della dominazione maschile del mondo.>


Annie Ernaux torna a raccontare un frammento della sua giovinezza, anni che la cambiarono, rendendola ciò che é diventata in seguito. Una grande scrittrice capace di far immergere il lettore nella sua storia. Personalmente ogni volta che inizio a leggere un suo libro, pubblicato da L'Orma Editore, mi sembra di chiudere gli occhi, riaprirli ed essere nel suo salotto ad ascoltare la sua storia. Un appuntamento puntuale in cui Annie inizia a raccontare un episodio della sua vita.


"Voglio tornare a immergermi in quel periodo della mia vita, sapere ciò che é stato trovato lì dentro. Questa esplorazione si inscriverà nella trama di un racconto, l'unica forma in grado di rendere un evento che è stato solo tempo all'interno e al di fuori di me."


Questa volta, come ne Il posto o Gli anni, il senso di fallimento sociale ritorna a essere protagonista nella vita di questa giovane donna. All'età di ventitré anni si ritrova incita di un ragazzo con cui non ha alcun futuro. Il potere della seduzione l'aveva resa fin troppo sicura, ingannandola e lasciandola sola.

"Il tempo ha smesso di essere una sequela interminabile di giorni, da riempire con lezioni e tesine, passaggi nei bar e in biblioteca, che conduceva agli esami o alle vacanze estive, al futuro. E' diventato una cosa informe che avanzava dentro di me e che bisognava distruggere a ogni costo."


Inizia così il racconto di Annie su quella breve parentesi della sua vita, evento incancellabile che non ha smesso di perseguitarla. Ogni passaggio emotivo é, come sempre, affiancato dal confronto sociologico con le altre ragazze, con una borghesia e una legge che non lasciava scampo a nessuna decisione indipendente.


"Perché al di là di tutte le ragioni sociali e psicologiche, che posso trovare per quanto ho vissuto, ce n'é una di cui sono sicura più di tutte le altre: le cose mi sono accadute perché potessi renderne conto".


Come ci insegna l'autrice, ogni evento che accade nella nostra esistenza, serve a renderci più chiare decisioni che prima ignoravamo. Perché possono capitarci eventi che ci cambiano per sempre, singoli momenti che diventano essenziali nel nostro presente e poi futuro. Per Annie Ernaux questi sono divenuti i leit motiv della sua stessa vita. La scrittura é diventata l'unico mezzo per dar voce a tutto quello che in passato non ha potuto esternare. E' diventata uno strumento per rendere giustizia a lei, alle donne e a quel bambino che non ha potuto vivere. Perché gli obblighi sociali e morali di un tempo, ancora presenti oggi anche se in misura minore, l'avrebbero schiacciata, privandola di ciò che sarebbe voluta essere e diventare: una donna libera.


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