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  • Giusy Laganà per Viaggi Letterari

L'ultima bambina d'Europa - di Francesco Aloe


"Nuvoloni neri avevano cominciato ad addensarsi sopra la strada.L'ara era elettrica. Il rombo del tuono rotolava sulle pareti scoscese della roccia. Lampi improvvisi solcavano il cielo, alcuni dritti, altri biforcuti. Lingue di serpente. La luce era strana, giallastra, e il mondo attorno sembrava di cera.

Immaginate che il nostro continente venga colpito da un cambiamento climatico irreversibile e improvviso. Rimarremmo senza casa, senza le nostre cose, costretti ad abbandonare la nostra quotidianità, le nostre città, le nostre vite. La fuga per la salvezza, in un mondo post apocalittico dominato da sciacalli e cannibali, in cerca di cibo e potere, é percorsa da un uomo, una donna incinta e una bambina. Con questo omaggio letterario allo straordinario "La strada" di Comac McCarthy, Francesco Aloe immagina il cammino di una famiglia verso la salvezza. Ma stranamente questa emigrazione di massa non avviene verso l'occidente, come tutti i film americani ci hanno abituati. L'unica speranza é un continente che sembra immune alla dilagante disgrazia: l'Africa. Qui, dalle voci che corrono tra le regioni di un'Italia distrutta, percorsa a piedi da nord a sud, tra il gelo e i minacciosi esseri umani alla Mad Max, parlano di un paese che può offrire un futuro ricco ancora di natura e amore per la terra, lontano dalle violenze e dalle atrocità della sopravvivenza.

Francesco Aloe descrive un fenomeno sociologico che oggi ci appare distopico e surreale, impossibile si spera. L'Africa, terra dalla quale tutti scappano oggi, verso l'Europa per un futuro migliore, diventa l'isola che non c'é per la salvezza del genere umano. Perché ormai é rimasta solo Sofia, l'ultima bambina d'Europa, e suo padre deve fare di tutto per farla arrivare a destinazione. Ma i trafficanti di uomini minacciano i mari e vogliono ogni cosa per farti salire in barca. Siamo abituati a vedere i telegiornali che mostrano barconi pieni di uomini e donne che scappano dalla guerra e dalla fame. Ma se un giorno dovesse capitare a noi?


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