I miei piccoli dispiaceri - di Miriam Toews
Elf é sempre stata la più bella. Ha stile, idee geniali, é creativa, simpatica ed é una brava pianista ricercata in tutto il mondo pagata fior fior di dollari.
Yoli è la sorella squinternata. Ha figli con padri diversi, un amante avvocato e se si rompe la macchina improvvisa un flirt con il meccanico. Una carriera mancata, squallida e ovviamente un conto bancario da un solo colore: il rosso.
Ma poi, cosa é questa storia che Elf decide che vuole morire?
E così Yoli si ritrova a compiere qualsiasi gesto per impedire alla sorella di andarsene, nonostante i mille tentativi di suicidio. Cospira con la madre, con la zia Tina, con il tenero marito di Elf, con i suoi figli e gli ex mariti, contro una vita fallita, solo per convincere sua sorella a rimanere tra loro, a non gettare la spugna. E in un duello di parole, umorismo e emozioni, si celebra la grazia e l'energia che occorrono per accettare il dono fragile della vita. Scritto per dare forma a un vero dolore, "I miei piccoli dispiaceri" diventa un'esplosione di intelligenza e comicità per affrontare il delicato tema dell'eutanasia in cui si rivela il genio di Miriam Toews. Perché é difficile accettare di dover lasciare andare qualcuno che per noi é vitale. L'amore per la sorella la spinge a provarle tutte, ma inutilmente perché Elf, nonostante abbia tutto per essere felice, decide che la vita per lei non ha più senso. Yoli invece, nonostante la sua vita faccia davvero schifo, trova il senso di andare avanti e per sopravvivere. Un binomio difficile in un libro complesso che descrive la vita nella sua fragilità attraverso i sorrisi di sue sorelle che si raccontano. Sono tanti i significati che si possono trarre, ma la Toews non si sofferma su nessuno di esso. Lascia che semplicemente sia, nella vita di queste giovani donne, la morte e la vita.
Denso e intenso, ricco di vita e complicato, ricalca il significato del dover lasciare andare con una maestosa semplicità naturale, in un rapporto dove questo nella vita é del tutto innaturale. La libertà di scegliere prevale per raggiungere la pace, anche se questo significa rinunciare, come sempre, alla persona che amiamo di più.