SalTo30, un'esperienza da vivere...
Appena tornata da un esperienza bellissima e intensa vissuta al Salone Internazionale del Libro di Torino. Un momento unico d'incontro in cui la cultura e l'amore per la letteratura affluiscono verso un unico punto come la città di Torino. Per me é stato il primo anno, la prima volta in cui ho potuto vivermi finalmente questa bellissima esperienza. Gli anni scorsi purtroppo giungeva sempre un evento irrimandabile...ma quest'anno il traguardo é stato raggiunto! Vorrei iniziare dicendo che il netto divario con la Fiera di Milano Tempo di Libri era più che visibile, e non solo per il notevole flusso di persone e lettori compulsivi di acquisti cartacei. Semplicemente perché gli editori erano molti di più, e poi perché Torino rappresenta una pietra miliare per la celebrazione di questo evento. Credo che stiamo parlando solo di due eventi differenti, ed é ovvio che Torino rimane pur sempre la città del Salone. Gli italiani non sono molto elastici e flessibili al cambiamento, e Milano non ha agevolato gli stessi editori al livello finanziario. Comunque a parte questa piccola parentesi di chiarimento, direi di iniziare a raccontarvi la mia iniziazione al Salone e quello che ho vissuto.
-Il 19/05/17 finalmente ho conosciuto Diego Barbera, autore del libro "Ti scriverò prima del confine" di Casa Sirio Editore, che ho recensito qualche mese fa e che vi consiglio di leggere. Lui, giornalista sportivo di 33 anni, non solo é un bravissimo scrittore, ma é anche una persona meravigliosa. Il suo libro é diventato uno dei miei libri preferiti perché le sue parole sono pura poesia e perché il suo animo coccola le pagine con una carezza angelica. E' una persona che porterò sempre nel cuore, perché di persone come lui non ne producono più purtroppo, hanno perso lo stampino caro Diego!
Ieri proseguendo la mia caccia al libro anzi ai libri, ho partecipato alla presentazione su Emil Cioran e sul suo "Divagazioni" in Sala Romania suggerita dal mio compagno di avventura Claudio, lettore solo di opere raffinate.
Poi ho conosciuto una casa editrice niente male ossia Alter Ego Edizioni di Viterbo dove ho comprato "L'ultima bambina d'Europa" di Francesco Aloe e "Rosso Fuoco" di Anna Cambi. Una bella casa editrice con tantissimi titoli. Infine ho conosciuto Fulvio Gatti e il suo "I nerd salveranno il mondo", un libro geniale di Las Vegas Edizioni, in cui l'immaginario nerd appare, a oggi, la risposta più efficace per raccontare chi siamo e dove viviamo.
Ho partecipato alla presentazione del libro "Il volto dei volti" di Alexis Jenni, le cui parole dovrebbero diventare un "manuale per vivere per gli esseri umani civilizzati". Quello che diceva era armonia, pace, verità, filosofia, insegnamenti. Da ascoltare per ore e ore..
- Sabato 20/05/2017 invece ho incontrato finalmente la stimata Bianca Cataldi, un'amica scrittrice arrivata da Bari per gustarsi anche lei questa bellissima atmosfera torinese. Sto leggendo il suo "Riverside" e devo dire che la storia é bellissima. Il libro é scritto divinamente e Bianca ha tutte le carte per diventare una grande scrittrice per la quale essere una fedelissima fan.
Poi ho incontrato la mia mitica amica Laura Busnelli, autrice del giallo che ho appena finito "Al di là della paura". Un libro che racconta la paura come un limite individuale e la gabbia del nostro essere.
Per concludere poi ho fatto altri acquisti fantastici: da Neri Pozza ho comprato un classico Bestseller "La ragazza con l'orecchino di perla" di Tracy Chevalier e da LiberAria "Letteratitudine" di Massimo Maugeri. Ho conosciuto altri blogger, addetti stampa e tanta bella gente.
Dopo mille incontri e tanti autori e le tantissime case editrici, ho sperimentato la novità di quest'anno: l'isola del silenzio. Hai tempo solo dieci minuti per gustare il rumore lontano e ovattato seduta comodamente all'interno di un'area dove si deve fare solo una cosa: stare in silenzio. Idea fantastica per una sociopatica come me specialmente dopo il frastuono degli eventi del SalTo. Perchè é bello stare in mezzo alla gente, ma é tanto bello stare anche da soli con sé stessi, abitudine, ormai per noi post-moderni, dimenticata.
Comunque tantissime le persone che oggi hanno visitato il Salone del libro, e la cosa che più spiccava tra le centinaia di visitatori era il numero enorme di piccole case editrici in Italia. Perché noi abbiamo tutti i mezzi per distinguerci, o comunque essere al pari degli altri paesi nel mondo, ma preferiamo evitare, fare come gli struzzi e nasconderci. Quanti preferiscono altro piuttosto che un bel libro fonte di arricchimento personale? Quasi nessuno se non sei un booklover per natura. Con il SalTo17 é cambiato qualcosa. Allora non molliamo e andiamo avanti. Non compriamo giochi stupidi ai bambini, stimoliamoli. Non abbandoniamoci solo ai social senza avere un valido argomento. Facciamolo per noi stessi...facciamolo perché siamo un paese che produce cultura, e allora diffondiamola!
Portiamo avanti questo piccolo obbiettivo per non bruciare i libri come si faceva in guerra o sotto le dittature, per non dimenticare mai le emozioni che ci trasmettono i libri e quanto ci sono d'aiuto.
Perché é vero che l'editoria pensa al business, ma ricordiamoci che il SalTo é prima di tutto la festa del libro e una valida occasione d'incontro con autori e case editrici. Cosa volere di più? LEGGIAMO PER DIFENDERCI e per arricchirci!