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Viaggi Letterari

Smettiamo di essere uomini e basta, diventiamo arte, come un bruco e la sua metamorfosi..per diventa

Ma accorgersi che si era capaci di inventare qualcosa; di creare con abbastanza verità da esser contenti di leggere ciò che si era creato; e di farlo ogni giorno che si lavorava, era qualcosa che procurava una gioia maggiore di quante ne avessi mai conosciute. Oltre a questo, nulla importava.”

(Addio alle armi, Ernest Hemingway).

Una volta qualcuno mi disse che non riuscivo a esprimere attraverso la scrittura tutte le emozioni che avrei dovuto far comprendere a chi mi leggeva, è difficile quando hai tanto da dare letteralmente parlando al mondo, ma non riesci, sei bloccato, non cogli il giusto modo per partire per questo lungo viaggio ricco di emozioni che concepisci e che diventano parole e carta. Vieni scosso dai una spinta iniziale, come se ti stessi per lanciare da una montagna dove la valle è la tua libertà di pensieri che rumoreggiano nella tua mente come lo scrosciare di un ruscello solitario di alte quote pronto a trasformarsi in un fiume in piena. Tutto diventa poesia, tutto diventa amore per le parole, tutto diventa libertà. Gli uomini possono godere di poche forme di essa, e l’arte è una di esse. Possiamo avere tante forme d’arte: la più importante è amare la bellezza nelle forme astratte che danno senso alla tua vita come essere umano “cogito ergo sum”, penso quindi sono, ma non razionalmente parlando. Il pensiero è l’unica forma di libertà che abbiamo, nessuno può uccidere i nostri pensieri, nessuno può ferirli perché sono solo nostri. Solo quando essi diventano parole, come il bruco diventa farfalla, esse possono essere giudicate e rimanere nel mondo eternamente. I grandi poeti hanno lasciato tanto al mondo, anche se oggi difficilmente lo ricordiamo. Tutto è diventato automatismo, tutto viene guidato dalla logica del denaro e del successo. La poesia e l’arte scompaiono ogni mattina con il sorgere del sole, perché li comincia un giorno costituito solo da logica, da ratio, da sfide e materialismo. Bisogna trovare il giusto rifugio, come Renée Michel nel libro “L’eleganza del riccio”. Lei era riuscita a costruirsi il suo porto sicuro dietro le apparenze di un mondo aristocratico dettato solo da ruoli e pregiudizi sociali. Il nostro pensiero espresso in parole diventa la nostra libreria segreta di opere inedite che custodiamo nel nostro cuore, una finestra sul mondo dentro la nostra anima. Tutto diventa possibile in questo modo. Smettiamo di essere uomini e basta, diventiamo arte, come un bruco e la sua metamorfosi.

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