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  • Giusy & Isabella

I libri e i social: cosa hanno in comune?

"La voce della vita in me non può raggiungere l’orecchio della vita in te; parliamoci, tuttavia: per non sentirci soli." (Khalil Gibran)



L'uso dei social ha cambiato imprevedibilmente la nostra vita. C'è chi ancora si rifiuta di usarli, anche se si tratta di una minima parte in costante diminuzione. C'è chi invece ancora non ne ha compreso il valore e la forte risonanza. L'utilizzo è vario. Chi li usa per lavoro, chi li usa per svago e distrazione, chi invece come noi, usano i social per fare "rete", per la promozione di libri ed eventi culturali. Non dimentichiamoci però che questi  strumenti hanno permesso di creare nuove professioni e nuovi ruoli amatoriali al loro interno.



È molto più facile entrare oggi in contatto con il mondo editoriale per esempio. Conoscere nuovi autori e case editrici non alla nostra portata. Insomma i Social sono diventati le nuove finestre sul mondo. Ovviamente questa grande finestra riguarda tutti i settori: il fashion, la cucina, lo sport, il cinema, la musica ecc...


Tutto il problema della vita è questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri. (Cesare Pavese)

Nel nostro caso, per i Book Blogger (figure considerate ancora scomode e per questo vi rimandiamo al nostro primo articolo), i Social diventano essenziali.

Perché quando si apre un blog diventa naturale fare foto ai libri o farsi fotografare con un autore stimato. In questo abbiamo assistito ad una notevole crescita del Social Instagram rispetto a Facebook per esempio. Sia per la sua immediatezza sia perché le foto sono diventate una nostra routine, sia perché attraverso le Stories il blogger ha modo di farsi conoscere, sia perché la pagina Instagram diventa quasi la nostra carta d'identità per capire chi seguiamo, che genere di libri leggiamo e come facciamo comunicazione. Insomma i Social sono diventati il nostro passaporto per un mondo comunicativo in cui la nostra passione, i libri, diventano i protagonisti intangibili della rete di cui facciamo parte. Se pensiamo poi a come noi ci siamo conosciute dobbiamo ringraziare proprio questi strumenti che hanno collegato due regioni lontane per fare incontrare due appassionate e fare fiorire una bella amicizia e un'intesa difficile da trovare. Abbiamo conosciuto autori famosi ed emergenti. Abbiamo partecipato a distanza ad eventi e a dirette Instagram (nuova frontiera delle presentazioni d'autore). La rete unisce e crea. La rete comporta, se utilizzata correttamente, inclusione sociale. Da quando abbiamo aperto i nostri due rispettivi Blog, abbiamo conosciuto tantissime persone, che hanno contribuito al nostro arricchimento culturale.



Le agorà classiche trovano adesso le loro trasformazioni virtuali, Twitter ne è un esempio forte e concreto. Luogo di scambio di opinioni, idee, consigli. In pochi caratteri si parla ogni giorno, tra gli svariati argomenti, di libri e letteratura condividendo, attraverso tag di condivisione definiti dal simbolo#, recensioni, citazioni, impressioni e suggestioni.

Ci sono poi gli spazi virtuali dedicati al mondo letterario, tra i più utilizzati Anobii e Goodreads in cui i lettori di tutto il mondo inseriscono le proprie liste di lettura, scrivono recensioni, valutano i libri, interagiscono con lettori e autori, creano un circolo virtuoso di cultura e testi.

E voi come usate i social? Siete convinti o no della loro risonanza?


Vi consigliamo alcuni blog e pagine che noi seguiamo:

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