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  • Giusy Laganà per Viaggi Letterari

La misura imperfetta del tempo - di Monica Coppola


"Alla fine le cose belle te le devi prendere quando arrivano. E devi devi imparare a lasciarle andare quando se ne vanno. Anche l'amore fa così. Arriva e tu credi che starà con te sempre, come le altre cose di casa, il pendolo con due vetri diversi, la poltrona scomoda, la macchina con la plastica sui sedili, le orecchiette a cuocere in pentola la domenica. E invece no. Invece con il tempo la pelle si macchia a poco a poco, il collo diventa sempre più molle, la fronte si increspa come la carta per fare le montagne al presepe. E il cuore si raggrinza perché su quello il siero antietà mica glielo puoi passare."


Questa frase, ancora prima di conoscere Monica Coppola e incontrarla di persona, mi ha conquistata. Perché é la verità. Le cose belle succedono, ma se ne vanno. Quando accadono vicende che ci cambiano la vita o che ci scuotono, ci svegliano dal torpore in cui eravamo assopiti, possiamo solo custodirle con noi, aprire la finestra delle nostre anime, lasciarle volare via. Succede alle tre protagoniste di questo meraviglioso e delizioso libro. Tre generazioni diverse, tre donne, tre vite spezzate che si riuniscono all'unisono al suono della verità. Nonna Zita ha perso da qualche mese Tore, il suo fedele marito, l'unico punto fermo della famiglia. Lara é una quarantenne in carriera. Ha lasciato Torino per vivere nella bella e lussuosa Milano, lontana dai ricordi e dalle malelingue, consacrando la sua vita alla moda e alla frivolezza. Mia, figlia di Lara, ha ventidue anni, un padre che non conosce, l'ansia come migliore amica, la germofobia e la colite cronica per dire no ai sentimenti.


"Arriva di colpo, ti squarcia, ti devasta. Un'esplosione di schegge nel cuore, nella testa. Ti esplodono i ricordi, i tempi, le priorità che avevi fino al giorno prima. Un attimo e ti senti estranea dentro il tuo presente. Un attimo e quella vita non la riconosci più. Ti aggrappi al passato, continui a pensare non può essere, questo non lo voglio vivere. Non é vero. Fatemi tornare indietro. Fatemi tornare indietro."


Tre vite rimaste sospese fino a quando la nipote Mia organizza alla nonna Zita una bella gita fuori porta alla terme. Ma al suo rientro la sua vita cambia radicalmente. Incontra Santo, un uomo anziano come lei, ancora capace di innamorarsi e amare. Basta un evento travolgente per una donna della famiglia per scuotere le vite anche delle altre due. L'amore torna a bussare alle porte di Zita, ma abbatte i muri del silenzio di Lara e Mia. Chi é davvero il padre di Mia? Perché Lara organizza minuziosamente la sua vita, abitando in un attico ultra moderno da sola, passando da un letto ad un altro con uomini incontrati nelle chat d'incontri? Perché Mia non riesce a combattere la sua emotività, vivendo come una emarginata con un solo amico d'infanzia?

Non voglio svelarvi null'altro. Questo libro é troppo prezioso per essere rivelato. Dovrete essere voi lettori a scoprirlo, pagina dopo pagina.

Per me é stato un colpo di fulmine. La copertina e la frase sul lasciar andare come leitmotiv. L'incontro con Monica Coppola, donna meravigliosa, talentuosa e brillante, mi ha convinta a leggere il suo ultimo libro, edito Las Vegas Edizioni, un gioiello prezioso di cui vi innamorerete, perché tutte noi siamo Zita, Lara e Mia, in tre tempi diversi che ci appartengono.

Insomma come si dice, il libro al momento giusto.



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