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  • Giusy Laganà per Viaggi Letterari

Elena Contenta Patacchini - 52 Hertz, Manuale di istruzioni per anima danneggiata


"Lo spigolo, é un bello spigolo, va detto, unisce in maniera del tutto magistrale due pareti; ha anche alcune opinioni sue interessanti sul mondo, però difficilmente gli si fa cambiare idea parlandoci; sono più che altro monologhi, i suoi, che io ascolto paziente guardandolo negli occhi. Quando mi stanco di ascoltare lo spigolo, la Tenebra mi concede di fissare il soffitto della mia camera da letto: un soggetto di vedute quantomeno più ampie, va detto".

Quando la casa editrice Blonk mi ha inviato il libro per scriverne la recensione, questo libro già lo conoscevo e volevo leggerlo quanto prima. Il romanzo d'esordio di Elena Contenta Patacchini, per Blonk Editore, rappresenta il suo ingresso a testa alta in un modo editoriale sempre più elitario e difficile. Non lasciatevi intimidire da pregiudizi, il libro é una storia molto ironica e simpatica, che vi farà ridere e incuriosire. La protagonista é una ragazza di 25 anni molto naïf, che deve riprendersi da un amore perduto. Milano é la grande cornice di questa storia, dai colori surreali e maestosi, e al suo interno, oltre alla nostra protagonista, creature invisibili come Tenebra e i Morti, oppure tanti defunti scrittori, accompagneranno queste pagine scherzose e simpatiche. Accanto a lei infatti, troviamo redivivi Dino Buzzati, Cesare Pavese, Giorgio Manganelli, Ennio Flaiano, Lucio Bianciardi, Jean-Paul Sartre. Georges Perec, Carlo Emilio Gadda, Guido Morselli, Wislawa Szymborska, a cui si aggiunge l’amico Ugo Cornia (unico vivente della compagnia).

L'unico momento in cui la nostra anima infranta, riesce a respirare é mentre aspetta la metro, la linea verde per l'esattezza, perché la sua vita é andata in pezzi decisamente.

"Treno per Abbiategrasso e ancora giù di aria fresca per altri venti secondi buoni, anche trenta. Venti secondi buoni, anche trenta di respiro; e se la Tenebra decide di farsi la pausa caffè proprio a quell'ora, finisce che riesci a respirare pure per tre o quattro minuti di fila. Una cosa da sentirsi veramente quasi vivi di nuovo".

Nella speranza di incontrare il suo lui, in ogni angolo della città, per cui il suo cuore si é distrutto, come cocci di una tazzina di caffè su uno sporco pavimento di un bar milanese, lei cerca di trovare una sola motivazione per superare tutto. Quanto é difficile riprendersi da un amore perduto e ricominciare? Spesso l'amore distrugge ogni nostra aspettativa di vita, ma come ben sapete l'istinto di sopravvivenza ci consente di riuscire a galleggiare sempre o comunque, perché il tempo non lascia scelta.


"Mi sono domandata, in questi mesi, come abbia fatto poi il tempo a continuare senza di te. Come abbia fatto il giorno a svegliarci senza di noi. Dove sei andato? La vita prosegue qua dove mi hai messo o sta proseguendo là dove sei tu? Cosa conta? Conta quello che sta succedendo qua a me, o conta quello che sta succedendo lì a te?".

Queste pagine sono ricche di ironia e personaggi metaforici molto interessanti, come La Tenebra che diventa la sua ombra, vero giudice imparziale delle sue azioni e delle sue scelte:

" La Tenebra ha trascritto nel suo taccuino il mio resoconto con tutti i dettagli di dolore, poi ha deciso di rilassarsi, di prenderla con calma tutta questa faccenda di te e del mio cuore frantumato sul pavimento sporco del bar."

I morti sono amici invisibili, spettatori poco attivi dinnanzi al suo dolore. I grandi scrittori invece l'accompagnano in ogni momento della sua giornata.

Un libro esilarante che affronta i temi essenziali della vita attraverso metafore inconsce di come siamo abituati, per meccanismo di difesa, ad affrontare gli abbandoni.

"Non ha funzionato amarti, né smettere di farlo. Non ha funzionato fare l'amore, riempire il vuoto con altri corpi; non ha funzionato camminare in Piola, leggere Buzzati, non ha funzionato parlare, né cantare, va detto. Non ha funzionato lavorare venti ore al giorno e non ha funzionato rimanere a letto."




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