- Viaggi letterari
Il Re, il Saggio e il Buffone - di Shafique Keshavjee

Carissimi viaggiatori,
c'era una volta, in un paese lontano lontano, un Re buono e giusto.
C'era un Saggio che lo consigliava, c'era un Buffone che lo punzecchiava e il popolo intero che sonnecchiava. Una notte un'ondata di sogni inquietanti tormentò il sonno del Re, del Saggio e del Buffone. Fu così che il Sovrano, per cercare una strada verso la spiritualità, decise di dar inizio al primo Gran Torneo delle Religioni nella storia dell'umanità. Sei uomini, paladini di sei diverse visioni del mondo e della vita, accettarono la sfida: un ateo, un buddhista, un indù, un musulmano, un ebreo e un cristiano.
Cosa succede quando uomini di fede diversa sono chiamati a confrontarsi e a dire ciascuno la propria verità?
Il libro che vi presentiamo é la storia delle religioni come un'affascinante narrazione, dove i singoli personaggi cercano di chiarire gli aspetti più suggestivi e pregnanti della propria fede per vincere un simbolico torneo.
Una fiaba ricca di metafore e simbolismo, in un periodo come quello che stiamo vivendo oggi, che può aiutare ad abbattere le barriere tra civiltà diverse attraverso la conoscenza.
Questo libro é del 1998, ma oggi é il manuale perfetto per raccontare a un bambino quanto gli uomini siano diversi, auspicando ad una pace possibile mettendo in luce gli aspetti positivi di tutte le religioni attraverso la loro storia e le loro caratteristiche.
Seppur letto solo da adulti, rimane una luce nel buio che illumina le nostre menti spesso troppo limitate e chiuse. La ricerca del sapere assoluto, é sicuramente l'impresa piu' impegnativa e rischiosa di tutti i viaggi, lungo quattromila anni di storia mediante la conoscenza dei testi sacri di teologia, filosofia, poesia e scienza.
Questo libro rappresenta una piccola bussola nella galassia delle religioni attraverso la favola. Come dice lo stesso autore del libro " Un uomo senza Dio é come un fiore senza terra. Non appassisce per volere dell'Assoluto, ma perché é completamente privo di radici". Per questo l'uomo deve conoscerle, coltivarle nella pace con tutti gli altri popoli. Purtroppo siamo troppo diversi spesso per comprenderci e l'unica cosa che ci rimane da fare é la guerra. Se solo si potesse dialogare e confrontarci come in questo torneo fittizio, molte vite umane potrebbero essere risparmiate.Ricordiamoci che non é religione il terrorismo, quello é fanatismo, é abuso, la fede é ben altro..
se volte leggere questo libro che rimane una favola tra le pià conosciute e diffuse, non perdete tempo..la conoscenza é un antibiotico immortale.
Ringraziamo per questa preziosa collaborazione e il consiglio letterario molto apprezzato www.dvisitearte.it